Mutuo Soccorso Museo Virtuale

1851

Società di Mutuo Soccorso delle Artigiane di Savigliano

La prima Società femminile

«Compostasi nei primi giorni di maggio dell’anno 1851, dicevasi la prima che sorgesse in Piemonte e forse in Europa. Al 24 agosto di quell’anno aveva luogo, in modo spettacoloso, la sua inaugurazione. Grande il numero delle artigiane; grande quello degli operai e con essi moltissimo il popolo accorso sulla piazza ove sventolavan le bandiere».

Una cerimonia solenne, iniziata con la tradizionale sfilata con le autorità fino alla chiesa parrocchiale, elegantemente parata e gremita di gente, dove si celebrò la messa. Quindi il grande, e lunghissimo, pranzo in cui tutte le Società di mutuo soccorso presenti (Pinerolo, Torino, Cuneo, Casale, Caselle e altre) «tennero discorsi, allocuzioni, poesie, brindisi ed evviva senza fine».

A Savigliano la Società delle Artigiane era stata aperta su incoraggiamento di quella maschile, costituitasi il 1° aprile dell’anno precedente e i cui soci avevano dato un grosso aiuto per stabilire le norme di funzionamento quali, ad esempio, che poteva essere socia chi avesse compiuto i 14 anni e non superasse i 50 e che la Società era amministrata da una Direzione composta da una Presidentessa, una Vice-Presidentessa, quattro Consigliere-Visitatrici e tre Consiglieri scelti fra i soci effettivi della consorella maschile (segno, quest’ultimo, del legame di fiducia che univa le due Società).

Grande conquista fu poter garantire il sussidio per il parto.

Nell’ottobre 2016, dopo oltre un secolo di attività, l’assemblea delle socie ha deciso di unire la loro Società a quella maschile, per creare un unico sodalizio più forte e in grado di «raggiungere, nel rispetto delle normative, in modo univoco e sinergico gli scopi di mutualità».

Con la nascita della Società di Savigliano, per le donne si era aperta la strada per entrare nel grande mondo del mutuo soccorso. Un mondo di Società maschili che le consideravano “socie scomode” perché con i loro salari più bassi e la maggiore fragilità fisica causata da dure condizioni di lavoro, fatiche domestiche, gravidanze frequenti, costavano di più degli uomini in termini di sussidi per malattia.

Società femminili nate dunque «affinché la timida perché debole donna possa pure godere dei benefici dello Statuto come sono la libera facoltà di adunarsi per consultarsi dei loro bisogni e provvedervi», come a inizio del ’52 la Società di Mutuo Soccorso ed Istruzione delle Operaie di Torino (costituitasi sempre nel 1851, a dicembre) scriveva al Sindaco di Torino per ottenere di essere riconosciuta ufficialmente.

Con l’apertura della Società torinese si chiuse l’anno in cui in Piemonte le donne avevano affrontato per la prima volta la questione di garantirsi, attraverso le loro Società di mutuo soccorso, il necessario per vivere in caso di malattia o inabilità al lavoro.

Poi, via via, le Società femminili vennero fondate in tutta la penisola, pur se in numero nettamente inferiore rispetto alle maschili.

Delle prime Società femminili piemontesi restano poche testimonianze documentarie. Tra queste, alcune loro bandiere. Ad esempio, quelle delle Società di Savigliano e Torino e altre che sono conservate nel Museo Storico del Mutuo Soccorso di Pinerolo.

Bibliografia

  • G. Galli, La Società di Mutuo Soccorso ed Istruzione fra gli Operai di Savigliano secondo i documenti del proprio Archivio, Savigliano, Tipografia Saviglianese 1988

Scheda a cura di: Bianca Gera, Stefano Minerdo