Mutuo Soccorso Museo Virtuale

1876

La società di mutuo soccorso salsamentari e gli esercenti industrie affini

A Bologna sotto l’arcata del portico dei Banchi, nel 1876, Giuseppe Vaccari di professione salumiere ebbe l’idea di creare una società di mutuo soccorso per i commercianti del suo stesso settore e si rivolse all’avvocato Ferdinando Berti, assessore comunale nonché suo amico, per aiutarlo nell’impresa. Con il nome di Società di Mutuo Soccorso fra i Salsamentari, prese vita un’idea.

Alla prima adunanza convocata da Berti parteciparono 150 persone e fu approvato lo statuto redatto dallo stesso avvocato. Gli iscritti alla mutua furono suddivisi in tre categorie: i soci onorari e i cooperanti, i quali non avevano diritto alla richiesta dei sussidi, e i soci effettivi i quali godevano di tutti i diritti derivanti dall’iscrizione al sodalizio.

Nel 1879 la società decise di rendere presidente onorario il re Umberto I, e di destinare 20 lire ai figli dei soci che si fossero distinti per i successi scolastici. Nello stesso anno, con la sottoscrizione di 10 azioni, partecipò alla nascita della Banca cooperativa nell’ottica di creare, in futuro, all’interno della stessa una cassa per piccoli prestiti da concedere ai soci. Nel 1884 la società, cosciente che il miglioramento effettivo della vita delle famiglie meno abbienti derivava dal lavoro, installò nella propria sede un “ufficio sociale di collocamento”.

Il sodalizio si mosse su vari campi, oltre quello dell’assistenza ai soci. In varie occasioni di sciagure, infatti, fu sempre pronta a fornire aiuto con piccole elargizioni di denaro; partecipò in larga misura nella creazione di fondi per le attività che avessero come fine ultimo quello di migliorare le condizioni di vita, dei cittadini di Bologna e dei territori limitrofi. Nel 1898 la società si fece portavoce dei commessi degli esercizi commerciali a essa legati, promuovendo la chiusura delle attività nelle ore pomeridiane dei giorni festivi in maniera da concedere riposo ai lavoratori. Nel 1904 l’assemblea decise di istituire un “fondo autonomo per la disoccupazione”. Per quei soci che decisero di aderire e di beneficiare di tale istituzione, fu necessario versare 30 lire mensili. Il 23 giugno 1914 il sodalizio fu riconosciuto e acquisì la personalità giuridica

Con lo scoppio della Prima guerra mondiale, la società rimase salda a fianco delle famiglie dei richiamati alle armi, fornendo 1,50 lire al giorno per un massimo di 3 mesi per provvedere al sostentamento. Nel 1920 fu modificato lo statuto societario. Nel 1938 la società subì numerose pressioni per iscriversi all’Opera Nazionale Dopolavoro ma la dirigenza temporeggiando riuscì a non farsi incorporare all’istituzione. Nel luglio 1943 con l’imperversare della guerra e la chiamata alle armi di numerosi soci, la società fu costretta a sospendere ogni attività.

Il 1946 diede l’opportunità al sodalizio di riprendere le attività basilari come l’erogazione dei sussidi; l’anno successivo si riuscì a mettere in atto alcune manifestazioni ludico ricreative come un banchetto sociale e il veglione di fine anno. L’assemblea generale svoltasi nel 1950 decretò che non vi erano i numeri per eleggere i nuovi rappresentanti, per questo diede mandato ad un comitato provvisorio di gestire la società finché ve ne fosse la necessità. Dal 1951al 1953 furono indette regolari elezioni dei dirigenti. Il 28 aprile 1955, l’assemblea votò a favore della sospensione di ogni attività della società di mutuo soccorso per favorire la nascita dell’“Unione Salsamentari” la quale fu costituita, l’8 settembre 1955. La costituzione della neo società non portò i frutti sperati e per questo nel 1958 il sodalizio riprese il suo posto nel tessuto cittadino.

Nel corso degli anni le attività del sodalizio furono costanti e, di tanto in tanto, implementate con nuove attività di valore culturale come, ad esempio, le gite o le conferenze incentrate sui diritti dei lavoratori del settore; nel 1976 si organizzarono festeggiamenti in grande stile per il centenario della fondazione della società, ai quali partecipò tutta la cittadinanza. Per sei anni dal 1978 al 1984 la mutua arrestò le proprie attività. Il 1985 fu l’anno in cui la società risorse con una nuova dirigenza regolarmente eletta durante l’assemblea del 1° aprile. Tra le decisioni prese in questa seduta vi fu la nascita della piccola biblioteca all’interno della sede sociale, ubicata in un nuovo stabile e inaugurata il 13 giugno. Nel 1986, il 22 settembre, la società cambiò denominazione in “Società di mutuo soccorso fra i salsamentari e gli esercenti industrie affini società cooperativa a responsabilità limitata” e ancora oggi, porta avanti le sue tradizionali iniziative.

Bibliografia

  • 110 anni di mutualità e di cooperazione fra Salsamentari a Bologna: 1876-1986, Bologna, ETA stampa 1986

Scheda a cura di: Alessandra P. Giordano