Mutuo Soccorso Museo Virtuale

1848

Associazione Generale degli Operai di Pinerolo

La prima Società di mutuo soccorso in Italia

Nell’ottobre 1848 il calzolaio pinerolese Matteo Brezzio propone ad alcuni amici artigiani la costituzione di una Società di mutuo soccorso che, superando il vecchio sistema delle classi e corporazioni di mestiere, includesse i lavoratori di qualunque arte e professione.

L’idea viene subito accolta con grande interesse. Oltretutto ci sono i presupposti per costituirla ufficialmente, visto che pochi mesi prima, il 4 di marzo, con lo Statuto albertino il Re aveva concesso libertà di associazione. Parole chiare: «è riconosciuto il diritto di adunarsi pacificamente e senz’armi, uniformandosi alle leggi che possono regolarne l’esercizio nell’interesse della cosa pubblica».

Così, in una sera d’ottobre, un calzolaio, un indoratore, quattro falegnami, due sarti, un capomastro, un decoratore e un meccanico si riunirono nella Trattoria del Cavallo Bianco e decisero di costituire ufficialmente la prima Società “generale” di mutuo soccorso. Una svolta di vita, il modo con cui i lavoratori potevano affrancarsi dalla benevolenza caritatevole sia della chiesa che dei ceti alti e affrontare le avversità attingendo da una cassa comune da loro stessi costituita, che garantiva ai soci un sussidio giornaliero in caso di malattia o inabilità al lavoro, l’assistenza medica, l’istruzione.

L’iniziativa trovò l’appoggio e l’aiuto concreto di alcuni notabili e borghesi di idee progressiste. Ad esempio, un avvocato fornì consulenza in materia giuridica, un tipografo realizzò i primi stampati, il signor Delbecchi offrì la sua opera per l’amministrazione dei primi fondi… Tutti vennero ricambiati con la nomina a “Soci Onorari”, come erano le maggiori autorità cittadine e nazionali.

Prese così avvio il lungo percorso di solidarietà (che arriva fino ai giorni nostri) nato dai lavoratori che «a fare ciò sono spinti principalmente dal desiderio di arrecare un qualche miglioramento alla triste condizione in cui sono costretti a vivere, ma forse qualcuno di loro è mosso in tal senso anche da convinzioni ideologiche che si è fatto, ascoltando al Caffè della Posta le discussioni degli “intellettuali” sull’importanza delle associazioni e sui diritti e doveri degli operai» come scrisse lo studente dell’Università di Torino che nell’Anno accademico 1949-50 discusse la prima tesi di laurea sulle Società di mutuo soccorso.

Il mutuo soccorso pinerolese fu di esempio e stimolo per i lavoratori di altre città, di altri paesi. Si formarono decine e decine di Società, dapprima nei territori sabaudi e poi nelle altre regioni settentrionali e in Toscana. In seguito, con l’unità dell’Italia, dal decennio successivo e nel corso di tutto l’Ottocento furono migliaia le Società di mutuo soccorso aperte in tutte le regioni. Si può dire che ogni comune italiano ne ebbe una o anche più d’una, di dimensioni differenti: da quelle molto grandi nelle città, alle piccole, con solo qualche decina di soci, soprattutto nelle campagne.

Le varie rilevazioni statistiche, condotte dal Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio evidenziano una progressiva costante crescita: nel 1862 risultano censite 133 Società, 363 nel 1873, 489 nel 1878, 816 nel 1885, 1330 nel 1895.

Intanto ai soci pinerolesi arrivavano lettere di apprezzamento. Come quella inviata dalla Società di Tortona nel febbraio 1851: «La benefica istituzione del Consorzio degli Operai è dovunque divenuta oggetto di ammirazione. Tortona ad esempio della Consorella vanta nel suo seno anch’essa una Società […]. La gloria è però tutta devoluta all’Inclita Città di Pinerolo che prima immaginò l’evangelico concetto, prima che diffuse i sentimenti, e prima che diede la spinta elettrica da cui tutte le Città consorelle furono scosse».

Nel corso degli anni la Società di Pinerolo ha messo in campo una serie di nuove iniziative, sempre allo scopo di migliorare le condizioni di vita dei suoi associati. Ha aperto il Panificio sociale e il Magazzino di Previdenza per la vendita di generi di prima necessità a prezzi più convenienti di quelli praticati nei negozi cittadini, e ha dato avvio a quella che nel primo articolo dello Statuto è indicata tra le finalità sociali: l’istruzione dei soci. Ecco dunque organizzare una scuola serale e allestire la biblioteca.

Una menzione particolare merita poi un’altra iniziativa sviluppata negli anni Settanta dell’Ottocento: la reciprocanza. Ossia quel patto stipulato con numerose Società, che garantiva ai rispettivi soci di poter ricevere il sussidio di malattia e l’assistenza medica gratuita dalla Società di mutuo soccorso del luogo in cui si erano trasferiti.

E oggi?

La Società di Pinerolo, come molte altre consorelle, continua ancora a svolgere la sua opera nei confronti dei soci, offrendo servizi di mutualità integrativa quali visite mediche preventive e la possibilità di usufruire dell’ambulatorio medico sociale da poco aperto nella sede sociale.

Inoltre, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Pinerolo e la Regione Piemonte, ha sviluppato un importante e impegnativo intervento di Social Housing per realizzare 11 alloggi da destinare a persone in difficoltà.

La Società ha anche coltivato l’interesse per gli aspetti culturali, non solo schedando la sua antica biblioteca, ma anche dando avvio alla digitalizzazione dell’Archivio storico per renderlo consultabile su internet.

Nella sua sede ha anche allestito, con il contributo della Regione Piemonte, un museo che racconta la storia del mutuo soccorso e attraverso oggetti, parole, voci e musica ne mette in evidenza il significato più profondo.

Bibliografia

  • G. Giolito, Le Società operaie pinerolesi nel loro sviluppo storico, Tesi di laurea, Università degli Studi di Torino, Anno accademico 1949-50

  • B. Gera, D. Robotti (a cura di), È una lunga storia. Alle origini del mutualismo italiano: la Società Generale fra gli Operai di Pinerolo (1848-1998), Torino, Regione Piemonte, Centro Studi Piemontesi 1998

  • V. Goytre, Il primo centenario dell’Associazione Generale degli Operai, in Centenario del Risorgimento Italiano e della Associazione Generale degli Operai, Pinerolo, 1-12 settembre 1948_

Scheda a cura di: Bianca Gera, Stefano Minerdo