Il 1° agosto 1863 fu diffuso un avviso ai “fratelli operai del Comune di Iseo”, che chiamava a unirsi tutti coloro che avessero il desiderio di aderire alla costituzione di un’associazione di mutuo soccorso per il successivo 16 agosto. La riunione si sarebbe tenuta nei locali della ex chiesa di San Rocco.
Con un semplice avviso di poche parole, ebbe dunque inizio la storia della Società operaia di mutuo soccorso di Iseo. Nel corso della successiva assemblea del 23 agosto, fu creata una Commissione con il compito di redigere lo statuto e il regolamento ufficiale della neo società. Nello statuto, i soci furono divisi in “decurie”, cioè in zone sulla base della vicinanza abitativa dei soci. Ogni zona era affidata a un decurione, eletto durante l’assemblea, il quale poi diveniva membro del consiglio d’amministrazione in maniera che ogni decuria fosse democraticamente rappresentata.
Nei successivi statuti, furono anche previste tre categorie di soci: gli onorari, i contribuenti e gli effettivi.
Gli onorari erano i soci illustri che si erano distinti nel campo della solidarietà, dell’altruismo e della professione, i quali partecipavano alla vita del sodalizio senza versare il contributo annuale. I soci contribuenti erano quei soci che versavano una doppia quota annuale per puro spirito di solidarietà, per supportare le iniziative della società. I soci effettivi erano coloro che pagavano la quota mensile e che potevano richiedere anche i sussidi da parte del sodalizio nel momento del bisogno.
Nel 1876, fu inaugurata la Biblioteca popolare circolante, con testi acquistati o donati dagli stessi soci e da privati cittadini che nel corso degli anni fu implementata da nuovi acquisti, come enciclopedie e abbonamenti a riviste.
Dal 1879, l’assemblea della Soms di Iseo decise di concedere piccoli prestiti e mutui ai soci e non solo. In breve tempo, anche le istituzioni si servirono di questo servizio, come per esempio il Comune d’Iseo, che utilizzò il mutuo concessogli dalla Società per l’edificazione di case operaie.
Tra il 1906 e il 1907 si acquistarono i locali della sede sociale. Durante il periodo fascista, la Società fu messa sotto pressione dal prefetto di Brescia, affinché si unificasse con l’Associazione generale del mutuo soccorso di Brescia. L’assemblea, tuttavia, si oppose, ritenendo che tale fusione avrebbe fatto sì che la casa sociale fosse svenduta. La casa sociale è ancora oggi in uso al Sodalizio.
Bibliografia
- A. Bendotti - E. Quarenghi, Un archivio per la storia sociale, le carte della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Iseo, Iseo, Società Operaia Maschile e Femminile di Mutuo Soccorso di Iseo 1983.
Sito: < http://www.somsiseo.it/>