“Promuovere l’istruzione, la moralità ed il benessere affinché possano efficacemente cooperare al bene e all’utile della famiglia o che, a causa di questa [malattia o infarto], non potessero svolgere il proprio lavoro o la propria attività”; queste furono le parole scelte dall’assemblea all’atto di costituzione della società di mutuo soccorso tra gli operai di Forte dei Marmi per definire le finalità del sodalizio che nacque fra il 23 e il 25 settembre 1871.
Durante la prima assemblea fu approvato lo statuto il quale prevedeva due figure particolari all’interno dell’organizzazione: il medico sociale, che era stipendiato annualmente per visitare i soci ammalati e tutti gli aspiranti soci e per stilare un documento poi vagliato dall’assemblea per decidere o meno l’ammissione del richiedente; il custode, ovvero colui che eseguiva le richieste del presidente e delle altre cariche amministrative, portava avvisi, lettere, e quant’altro fosse necessario per lo svolgimento delle normali attività del sodalizio.
Successivamente alle prime tre adunanze, la società si arenò e riprese la propria attività il 18 gennaio 1878 con il nuovo nome Società di mutuo soccorso di Forte dei Marmi. Nel 1886 il comune di Forte dei Marmi assegnò un lotto per l’edificazione della casa sociale; i lavori presero il via subito e furono completati nel luglio 1888. La Società, per rientrare delle spese per la costruzione e sfruttare il più possibile il nuovo immobile, iniziò a organizzare feste e rappresentazioni teatrali fino ad affittare una stanza all’ufficio di Stato Civile.
Le attività del sodalizio spaziarono in vari campi: nel luglio 1889 fu istituita, all’interno degli spazi della casa sociale, la scuola serale in favore dei soci, dei loro figli e di tutta la cittadinanza; nel 1897 si deliberò in favore dell’istituzione di un “Armadio farmaceutico” che potesse fornire i medicinali durante il periodo estivo e sempre nella stessa seduta fu deciso di istituire la “Società di salvataggio”, una compagnia di bagnini per monitorare il litorale cittadino nei mesi estivi. I bagnini furono scelti tra i soci regolarmente riconosciuti con la qualifica di marinai di età compresa tra i 21 e i 45 anni, che fossero disponibili a lavorare dietro piccolo compenso nei mesi da luglio a settembre.
Nel 1904 fu creata una Cassa per fornire un sussidio simile alla pensione a quei soci che avessero al loro attivo 25 anni di iscrizione e 60 anni di età compiuti. Il 1912 fu l’anno dell’arrivo del cinema: la sala delle adunanze della società diede asilo al cinematografo cittadino, un servizio molto apprezzato dagli abitanti di Forte dei Marmi, che fece diventare il sodalizio ancora più popolare. Con la Prima guerra Mondiale, la società portò avanti il proprio lavoro amministrativo, sebbene le assemblee fossero sospese dopo il 28 gennaio 1917.
Nel 1919 una apposita commissione iniziò i lavori di adeguamento dello statuto per ottenere il riconoscimento della società come Ente morale; tali modifiche furono approvate dai soci il 6 aprile 1919, dopo una prima bocciatura da parte del Tribunale di Lucca per alcune imprecisioni nello statuto, il 30 aprile dello stesso anno la società ebbe il riconoscimento richiesto. Nel 1940 la denominazione, per volere della legge introdotta dal duce, cambiò in Mutua volontaria di Assistenza e Previdenza di Forte dei Marmi, che fu iscritta all’Ente nazionale fascista della cooperazione.
Dopo la Seconda guerra mondiale, la prima riunione della società fu organizzata il 28 luglio 1945 e fu subito stabilito di recuperare il proprio nome originale. La ripresa delle attività sul territorio fu affrontata con entusiasmo, infatti, il sodalizio contribuì a due progetti comunali: la nascita di un fondo per aiutare le famiglie di disoccupati e indigenti e la nascita di una colonia estiva per i bambini delle famiglie bisognose e per i figli di tutti i lavoratori. Nel corso degli anni la società dovette rivedere alcuni servizi che forniva ai soci come ad esempio la scelta tra tre medici a cui affidarsi per le valutazioni delle richieste dei sussidi per malattia, che nel 1949 furono ridotti a uno solo; il resto delle attività proseguì in maniera pressoché invariata. Nel 1971 si festeggiarono i cento anni di attività con numerose attività ludico ricreative. La società fa parte della Federazione italiana della mutualità integrativa volontaria.
Bibliografia
- F. Ciavattone, 143 anni di solidarietà: storia della Società di Mutuo Soccorso di Forte dei Marmi, Ospedaletto, Pisa, Pacini 2014