Il 1° maggio 1877 fu fondata a Milano la Società di mutuo soccorso fra macchinisti e fuochisti delle Ferrovie Alta Italia, raccogliendo iscrizioni tra il personale delle locomotive in servizio presso numerosi impianti ferroviari del nord.
Per la prima volta una mutua volontaria dei ferrovieri nasceva con una connotazione geografica che usciva dagli ambiti cittadini. Curiosa la data di fondazione, che avrebbe precorso di 12 anni l’istituzione del 1° maggio come festa dei lavoratori.
Ai sensi dei primi statuti, la società di mutuo soccorso erogava i sussidi in caso di morte del socio, ma anche di malattia, intervenendo con un contributo di 3 lire giornaliere quando lo stipendio veniva decurtato dall’Amministrazione, cioè trascorsi 90 giorni dalla cessazione del servizio. Infine il sostegno economico era stabilito per la difesa nel processo penale, in caso di reati non dolosi commessi nello svolgimento del servizio, e per aiutare il socio licenziato senza una giusta causa.
Nell’aprile 1885 furono approvate le «convenzioni ferroviarie», con le quali la gestione dei treni passò dalle tre compagnie delle Strade Ferrate Alta Italia, Strade Ferrate Romane e Strade Ferrate Meridionali, alla Rete Adriatica, Rete Mediterranea e Rete Sicula.
Prima ancora dell’approvazione definitiva in Parlamento, i macchinisti e fuochisti si erano riuniti per unificare le loro società di mutuo soccorso a livello nazionale, con la creazione della Società di mutuo soccorso fra macchinisti e fuochisti delle ferrovie italiane.
Oltre al soccorso mutualistico, la società ebbe un ruolo rivendicativo: di “miglioramento” o a carattere di “resistenza”, come si usava dire a fine Ottocento; un ruolo ben incarnato dalla figura di Cesare Pozzo (1853-1898), che ne fu presidente dal 1886 al 1889 e al quale la Società è oggi intitolata. A tale proposito essa diede un importante contributo alla nascita dell’organizzazione sindacale dei ferrovieri; fino a che, con la formazione prima della Lega ferrovieri italiani (1894) e poi del Sindacato ferrovieri italiani (1907), i compiti della società tornarono a essere di solo mutuo soccorso, sebbene il legame col sindacato anche in seguito rimanesse molto stretto.
Da originaria associazione di mestiere, la società di mutuo soccorso dei macchinisti e fuochisti ha progressivamente allargato il suo tessuto sociale dapprima all’intera categoria dei ferrovieri nel 1977, poi ai lavoratori del settore trasporti nel 1980, infine nel 1994 è stata aperta a tutti i cittadini, prendendo il nome da uno dei primi presidenti del sodalizio, Cesare Pozzo, assumendo sempre di più le funzioni di integrazione sanitaria.
Bibliografia
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S. Maggi, Il tormento di un’idea. Vita e opera di Cesare Pozzo (1853-1898), Milano, Angeli, 2018.