Mutuo Soccorso Museo Virtuale

1877

Società di mutuo soccorso Fratellanza artigiana Genovese di San Teodoro-Oregina

Il 6 settembre 1877, 16 artigiani fondarono la società di mutuo soccorso Fratellanza artigiana Genovese di San Teodoro-Oregina. Questa società fu fondata sulla base di un valore fondamentale, che ogni componente avrebbe dovuto condividere: la moralità. La moralità, nell’intento dei fondatori, esprimeva in toto i requisiti che il socio doveva avere per far parte del sodalizio; infatti, la moralità lo avrebbe spinto a non essere moroso, a non creare disordini durante le assemblee e a non mettere in discussione il fine mutualistico dell’organizzazione, e chiunque fosse venuto meno a questo impegno sarebbe stato prima richiamato e successivamente espulso.

I soci furono suddivisi in soci benemeriti ed effettivi, a questi ultimi erano erogati i sussidi e, compiuti i 70 anni, venivano sollevati dal pagamento della quota mensile.

L’attività mutualistica fornita ai soci fu molto ricca, prevedeva sussidi in caso di malattia, infortuni e le visite a domicilio da parte del medico sociale.

Nel 1885, all’interno della sede sociale, fu aperta a beneficio dell’istruzione dei soci, una biblioteca composta da testi donati dagli appartenenti al sodalizio e dalla cittadinanza.

La società fu attivamente coinvolta nel difficile periodo delle prime contrattazioni per vedere riconosciuti i diritti dei lavoratori; il sodalizio partecipò infatti nel 1891 al Comizio internazionale per i diritti del lavoro tenutosi a Milano e fornì sostegno alla nascita della Camera del Lavoro di Genova nel 1896.

La società, con l’intento di fornire anche attività ricreative ai propri soci, istituì una banda musicale la quale, in breve tempo, divenne molto richiesta per la celebrazione di feste e di commemorazioni alle quali partecipava dietro compenso, tanto da risultare un elemento di proventi costanti per il sodalizio.

Con l’avvento del regime fascista, la società provò a mantenere la propria identità ma ben presto, nel 1935, dovette rinunciare alla propria individualità per aderire all’Opera nazionale dopolavoro, mutando anche il proprio nome in Dopolavoro Fratellanza Artigiana, e dovette introdurre le attività volute dal Regime. Caduto il fascismo, il sodalizio riacquisì il proprio nome e le proprie attività e alla fine degli anni ’50 entrò a far parte dell’Associazione culturale ricreativa Italiana e supportò nuove iniziative ludico-culturali che ancora oggi porta avanti.

Bibliografia

  • E. Rosati - G. Taddeo_, 120 anni della Società di mutuo soccorso Fratellanza artigiana genovese di San Teodoro-Oregina_, Genova, Tipolitografia Ata 1997.

Scheda a cura di: Alessandra P. Giordano