A Brusimpiano (Varese), il 5 gennaio 1900, 32 soci fondatori diedero vita alla Società di mutuo soccorso fra gli operai. La società iniziò le proprie attività in favore dei soci, ma l’atto costitutivo ufficiale al cospetto di un notaio, fu redatto il 5 gennaio 1902.
Le cariche sociali erano così composte: presidente, vicepresidente, segretario, cassiere, 5 consiglieri, 3 sindaci titolari e 2 supplenti, 3 probiviri titolari e 2 supplenti. In un primo momento, la quota d’iscrizione fu fissata a 1 lira, successivamente nel 1903 la tassa d’iscrizione passò a 50 centesimi per i soci tra i 15 e i 25 anni e 1 lira per quelli tra i 25 e i 50, mentre il contributo mensile per tutti ammontava a 75 centesimi.
L’erogazione dei sussidi ai soci ammalati fu alla base delle attività del sodalizio, ma i soci sentivano la necessità di intraprendere qualche iniziativa anche per il resto della popolazione, per cui, il 27 novembre 1905, l’assemblea deliberò la nascita di una scuola di disegno serale per i giovani; nel 1910 la quota d’iscrizione per la prole dei soci fu fissata a 1 lira al mese, per gli altri ragazzi 1,50 lire. In questo stesso anno, fu acquistato un immobile, da adibire a sede della società.
Nel 1916, in piena Prima guerra mondiale, la società decise di sospendere sia la riscossione delle quote mensili sia l’erogazione dei sussidi per malattia. Nel 1925 fu deciso di affittare il salone della sede societaria a un privato, con un canone mensile di 150 lire, per adibirlo a cinematografo.
Il 24 aprile 1940, al cospetto del notaio, la delegazione dei soci depositò il nuovo statuto comprensivo di alcune modifiche e sancì il cambio di denominazione in “Mutua Volontaria Assistenza e Previdenza di Brusimpiano”. Sei anni più tardi dal cambio di denominazione, la società decise di affidare, in parte, la scuola di disegno al Comune il quale si fece carico della maggior parte delle spese.
Il sodalizio con il passare del tempo e con il mutare dei periodi storici e culturali, subì altalenanti defezioni da parte dei soci. Soltanto grazie ad alcuni di questi, che continuarono a credere nei valori fondanti della società, il sodalizio riuscì a superare i momenti difficili. Uno di questi si presentò nel 1957, e ancora una volta la società reagì sfruttando ciò che aveva a disposizione. Fu infatti deciso di affittare il salone sociale alla casa editrice Motta Editore.
Nel 1978 la società, insieme ad altre rappresentanze della cittadinanza, fondò all’interno della propria sede sociale la Biblioteca pubblica a disposizione di tutta la comunità.
Il sodalizio, nonostante i vari rivolgimenti storici, è riuscito a perdurare nel tempo e a portare avanti i valori che lo fondarono a inizio secolo.
Bibliografia
- G. Buzzi, Società di mutuo soccorso fra gli operai di Brusimpiano 1900-2000: un secolo di ricordi e di memorie, Milano, F. Motta 2000.