Mutuo Soccorso Museo Virtuale

1904

Società Ardita di mutuo soccorso Pieve Ligure

Il 1° gennaio 1904, 47 lavoratori delle classi più disparate: muratori, sarti, agricoltori, impiegati, orafi, marinai, diedero vita alla Società Ardita con “scopo il divertimento e il passatempo della gioventù”. Il primo statuto fu approvato l’11 maggio dello stesso anno di fondazione.

Prevedeva che i soci fossero di tre categorie: i soci effettivi di età compresa tra i 15 e i 50 anni, ai quali veniva applicata una quota d’ingresso di 2 lire con un contributo mensile di 0,50 lire; i soci contribuenti, che superati i 50 anni d’età avrebbero dovuto pagare una tassa annuale non inferiore alle 10 lire; i soci onorari, nominati dall’assemblea fra coloro i quali si erano distinti per promuovere la società e accrescerne il prestigio.

Nei primi anni, così come stabilito dallo statuto, la società si dedicò all’organizzazione di attività ludico ricreative per i soci, organizzando i festeggiamenti per le festività natalizie, per il carnevale e per le altre ricorrenze cittadine, ma il 6 febbraio 1909 la società decise di cambiare le modalità di organizzazione, tanto che fu approvato un nuovo statuto, con il quale si prevedeva l’erogazione di sostegno economico e morale nei confronti dei soci ammalati. In questa occasione furono modificate anche le quote associative così stabilite: dai 15 ai 30 anni l’iscrizione consisteva in 2 lire, dai 30 ai 40 anni 5 lire, dai 40 ai 50 anni 10 lire, dai 50 ai 60 anni 20 lire. I soci si distinsero in effettivi e benemeriti e con questo nuovo statuto fu introdotto il servizio di accompagnamento dei soci defunti alla messa funebre.

Nel giugno del 1909 l’assemblea deliberò di acquistare un immobile per farne la propria sede sociale.

Nel 1921, un altro cambio dello statuto introdusse la nascita dell’Ardita sportiva, ovvero una sezione sportiva della società.

Le attività della società furono sempre incentrate principalmente sugli aspetti ludici della vita del paese, la nuova sede sociale divenne il fulcro di tali attività, il salone delle assemblee spesso ospitava balli, feste e concerti. Negli anni ’30, con l’affermazione del fascismo, alla società fu chiesto tale salone in locazione, per farne la sede dei fasci di combattimento e l’assemblea votò a favore. Dopo questa delibera, molti soci non presero più parte alla vita del sodalizio.

La ripresa delle normali attività e l’affluenza dei soci riprese normalmente alla caduta del regime; la prima assemblea post guerra fu convocata il 16 giugno 1946 e si aprì con un minuto di silenzio per i caduti della Liberazione. Gli anni ’50 e quelli a venire si caratterizzarono per le continue innovative attività di aggregazione e di beneficienza portate avanti dal sodalizio come la nascita del cinematografo nella sala assembleare, i tornei di biliardo, il circolo del gioco delle carte, oltre che raccolte fondi in favore delle popolazioni vittime di guerre e disastri naturali.

Bibliografia

  • L. Ghilardi, La Società Ardita di Mutuo Soccorso di Pieve Ligure 1904-2004, Savona, Sorbello 2003

Scheda a cura di: Alessandra P. Giordano