A Bardalone (Pistoia), il 3 settembre 1910, nacque una società di pubblica assistenza composta da due squadre di volontari una invernale e una estiva, le quali fornivano il loro servizio per il trasporto degli ammalati e convalescenti.

Due anni dopo, lo stesso paese vide nascere la società di Mutuo soccorso “L’Unione”, la quale avviò le proprie attività in favore dei soci, acquistando un terreno su cui edificare la propria sede e organizzò iniziative di carattere ludico.

Nel 1920 queste due società unirono le forze fondendosi in un’unica società denominata: “Società di mutuo soccorso e pubblica assistenza L’Unione di Bardalone Pistoiese”.

Lo statuto della neo società prevedeva tra le varie finalità di: “appoggiare moralmente e materialmente quei soci che per cause indipendenti dalla loro volontà fossero colpiti da malattia e infortunio; […] di provvedere al trasporto igienico e comodo degli ammalati e feriti ai luoghi di cura e viceversa”._ Al sodalizio era permessa l’iscrizione anche alle donne, ma solo per effettuare il servizio di pubblica assistenza, esse infatti, non avevano diritto ai sussidi in caso di malattia. Il 9 gennaio 1921 fu approvato il regolamento per la creazione e la gestione di un circolo ricreativo all’interno della sede della società. Le attività del sodalizio proseguirono senza problemi fino all’avvento del regime fascista che aggregò la società all’Opera Nazionale Dopolavoro; la sede della società fu requisita e divenne sede degli alloggi per le truppe subendo moltissimi danni. Nel 1944 la società fu ricostituita e il 12 novembre 1944 si deliberò per l’acquisto di un’autoambulanza da mettere a disposizione del paese.

La prima autoambulanza della società fu messa insieme pezzo per pezzo grazie alla generosità di tutta la cittadinanza, ma già negli anni ʼ50 divenne inadeguata ai suoi compiti, per cui la società lanciò una vera e propria campagna di finanziamento per l’acquisto di un nuovo mezzo. Il 15 maggio 1958 si tenne l’inaugurazione della nuova autombulanza. Col passare del tempo la società decise che il servizio fornito alla comunità sarebbe stato molto più funzionale se suddiviso con i paesi e le frazioni limitrofe, per cui si creò un consorzio di cui facevano parte oltre al sodalizio, la società di pubblica assistenza di Campo Tizzoro e Pontepetri.

Nel corso degli anni la principale attività della società si spostò dall’assistenza ai soci all’organizzazione di eventi culturali e di valorizzazione del territorio, tanto che nel 2006 si rese necessario modificare lo Statuto per specificare le nuove finalità del sodalizio: “[…] la Società intende _[…] _tutelare, organizzare e valorizzare le risorse storiche, culturali, artistiche, monumentali del territorio della Montagna Pistoiese”. Negli ultimi anni la società si è anche dedicata a numerose attività benefiche in favore delle fasce e delle popolazioni più disagiate in Italia e nel mondo.