Molti italiani, emigrati in terre lontane, hanno ricreato piccole comunità in cui tenere vive tradizioni e costumi della madrepatria. La comunità di immigrati Sardi in Argentina compì fondò nell’aprile 1936 una società di mutuo soccorso denominata “Sardi Uniti Socorros Mutuos di Buenos Aires”.
I 60 soci fondatori crearono la società con lo scopo di assistenza sanitaria, unita a una sorta di rete di protezione per i propri soci, fornendo servizi di aiuto per pratiche burocratiche e amministrative per i nuovi arrivati nel continente. Inoltre si voleva istituire un luogo in cui i figli degli immigrati potessero conoscere e mantenere vive le tradizioni e la lingua del popolo Sardo.
Lo statuto prevedeva la suddivisione dei soci in 6 categorie: i soci fondatori; i soci effettivi, che per aderire dovevano presentare una richiesta scritta sostenuta da due persone già associate; i soci contribuenti, cioè coloro che superati i 65 anni rinunciavano a ogni beneficio ma sostenevano economicamente la società con dei contributi; i soci benemeriti, uomini che si erano contraddistinti nel sostenere la società attraverso attività e azioni meritevoli; i soci protettori, coloro che avendo diritto ai benefici derivati dall’essere socio vi rinunciavano; i soci onorari, uomini che si erano contraddistinti nella società compiendo azioni in favore del prossimo e avevano mantenuto alto l’onore della comunità sarda.
La quota d’ammissione fu fissata a 3 pesos per tutte le categorie, mentre il contributo mensile era di 1,5 pesos per i residenti in Buenos Aires e 1 pesos per chi risiedeva in altre città all’interno della stessa regione.
Nel 1949 la società procedette con l’adeguamento dello statuto, stavolta redatto in spagnolo, al nuovo periodo storico apportando alcune modifiche inerenti soprattutto le categorie di soci ridotte a 4: fondatori, effettivi, onorari e aggregati (in lingua originale: fundadores, activos, honorarios incorporados) e le modalità di voto per le cariche sociali, infatti, fu inserita come modalità il voto espresso tramite posta. La società avviò anche la stampa di un bollettino sul quale furono stampate immagini dell’Italia, racconti e poesie in italiano per mantenere vivi i ricordi della Patria e anche piccole inserzioni pubblicitarie a pagamento da parte dei piccoli commercianti della società per la maggior parte italiani.
Nel 1973 la società si rimodulò in base alle richieste della nuova legge, la 20321, varata dal governo Argentino e inserendosi all’interno dell’Instituto Nacional de Acción Mutual. Gli anni ’80 furono un periodo critico soprattutto a livello economico per l’intera Argentina e anche la società ebbe gravi difficoltà, ma istituzioni della Sardegna la sostennero, incoraggiando anche l’organizzazione di viaggi verso la terra natìa.
Il 1° aprile 1989 nacque, con il contributo della società, la Lega dei Circoli Sardi in Argentina, che continua a promuovere la conoscenza degli usi e costumi della Sardegna nella terra che li ha accolti coniugando il passato e il presente.
Bibliografia
- C. Ferrai, Lontani ma vicini storia di Sardi Uniti de Socorros mutuos di Buenos Aires, Sassari, EDES 2011