Il ritrovamento inatteso del primo archivio storico di una Società di mutuo soccorso piemontese, la Borgo Po e Decoratori di Torino, ha suscitato la curiosità di saperne di più su quella che è stata la presenza delle associazioni mutualistiche nella regione, soprattutto al fine di poterne conservare, grazie alla conoscenza, le memorie.
Un gruppo di docenti universitari si è messo al lavoro per individuare lo strumento migliore per raccogliere informazioni e il più idoneo è parso essere un censimento, fatto sia utilizzando una rete di fonti, sia allacciando tutti i possibili fili di comunicazione e collaborazione tra le varie istituzioni pubbliche e private vicine alla materia.
A sostenere e guidare il progetto sono stati l’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e la Sovrintendenza Archivistica per il Piemonte, insieme anche alla Società Borgo Po e Decoratori che, con il suo archivio ritrovato e la pubblicazione che ne è derivata nel 1983 per il centenario di fondazione, è stata all’origine dell’interesse a scoprire quante sono state le Società di mutuo soccorso, e dove e quando sono nate.
Con il censimento è stata raccolta una quantità notevole di informazioni sulle attività svolte dalle Società. Non soltanto, quindi, dati schematici sulla loro esistenza (quali origine, cronologia delle fondazioni, ubicazione, trasformazioni, soppressioni), ma anche elementi utili ad approfondite gli studi sulle loro vicende.
Quella che ne risulta è un’ossatura mutualistica così solida da aver avuto, se non un ruolo trainante, per lo meno la forza di incanalare la corrente viva del movimento dei lavoratori.
Nella pubblicazione edita al termine del lavoro gli autori del censimento scrivono:
«Il risultato ci pare significativo: il censimento dà conto dell’esistenza, nel solo Piemonte, di circa quattromila sodalizi, molti attivi per diversi decenni, alcuni per più di un secolo. Circa un decimo dei sodalizi censiti, inoltre, sono tuttora vitali. La gamma delle attività sviluppate è considerevole: assicurative, assistenziali, sanitarie, educative, ricreative, culturali, sportive, per citare solo le principali.
Tali dati sono già di per sé sufficienti a formulare un primo giudizio: per tutti i primi cinquant’anni di storia dell’Italia postunitaria, il mutualismo fu la forma associativa più consistente e diffusa. Sul piano qualitativo esso rappresentò uno dei fenomeni sociali determinanti del periodo e la sua storia è quindi innestata su quella delle grandi modificazioni istituzionali ed economiche contestualmente verificatesi».
Per lo studio e la divulgazione del mutuo soccorso piemontese il censimento è stato fondamentale. E soprattutto è stato importante averlo pubblicato, perché nei sette volumi di Cent’anni di solidarietà, editi nel 1989, sono rese note informazioni nuove su fonti bibliografiche e archivistiche, materiali iconografici, nomi, date.
Anche il cofanetto che raccoglie i volumi parla della vita del mutuo soccorso. L’immagine riprodotta è opera dell’artista Claudio Rotta Loria, elaborazione della fotografia di una sfilata della Società Campidoglio di Torino.
Bibliografia
- B. Gera - D. Robotti, Cent’anni di solidarietà. Le Società di mutuo soccorso piemontesi dalle origini. Censimento storico e rilevazione delle Associazioni esistenti, Torino, Regione Piemonte – Sovrintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta – Cooperativa di Consumo e Mutua Assistenza Borgo Po e Decoratori 1989